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About Absurd Sculptures

Il Progetto

 

Absurd Sculptures è un’indagine visiva dove le tematiche surrealiste si mischiano con quelle filosofiche e letterarie del concetto di Assurdo. Il progetto, si propone di scolpire un nuovo significato all’interno di una dimensione visiva e concettuale capace di creare il giusto blackout fra, la volontà di cercare valori e significati intrinseci dell’essere, e l’incapacità di raggiungerli con cristallina certezza.

 

Per accendere le luci di questo cortocircuito visivo, il processo di pre-produzione, conta su una ricerca che attualmente vede coinvolte 33 fra sculture, monumenti, fontane e rilievi, con lo sfondo della città di Roma.

Pezzi celeberrimi, come gli angeli del Bernini, e tesori nascosti dal velo della quotidianità del passante, come l’Arpia del Palazzo della Consulta,  si fondono con alcuni dei capisaldi propri di Albert Camus, Eugène Ionesco e altri autori, che hanno dato voce al concetto di Assurdo. Quest’incontro di passati riscrive la condizione propria di un presente, dove tutto sembra spingere per dare voce all’urgenza, umana ed emotiva, di definire i confini della propria esistenza. Un bisogno sempre più marcante ed irrisolto. 

Il Processo di Rielaborazione

 

È proprio nell’assenza di una risposta che le opere ritrovano la spinta vitale della ricerca, sospesa fra il colore  di un sogno e una superficie artistica e materica preesistente, talvolta fredda e statica. In questo senso il lavoro di post-produzione fotografica assume contorni fondamentali. Infatti ogni fotografia è scattata secondo un punto di ripresa il più possibile neutrale, e poi destrutturata nella sua interezza. Ricollocando, rielaborando e, ove possibile, ri-scolpendo, elementi preesistenti della scultura stessa, che trovano una nuova forma, senso, destinazione nell’immagine. La possibilità di creare nuovi elementi, secondo l’assemblaggio “manuale” di componenti propri dell’originale, spinge l’osservatore verso un nuovo puzzle ricco di significati da ricomporre, almeno quanto la stessa rielaborazione digitale dell’immagine. Infine, la nota saliente della visione fotografica, risiede chiaramente nel colore. Questo, che in origine non era stato previsto nella realizzazione delle opere scultoree, diventa in seguito la chiave organica del ritmo e della sequenza delle fotografie. Attraverso la selezione e la tonalizzazione dei singoli elementi dell’immagine la voce “visiva” ed iconografica si accorda nella medesima armonia.

Influenze e Iconografie

 

Dunque, ed infine, nel progetto restano saldi i riferimenti e le iconografie proprie del sogno. La percezione della realtà viene riscritta secondo le meccaniche oniriche della mente che, svelando una nuova natura degli elementi, ne ricompone anche una nuova materia. Si schiudono inoltre i confini di un immaginario metafisico dove i temi del primo Dalì surrealista si mischiano con quelli del più conclamato De Chirico metafisico, senza trascurare la scomposizione di scene ed elementi propri di Bill Brandt e Maya Deren.

Before & After
Made With Love
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